Venerdì 29 settembre 2017, si è svolto un importante evento in tutta Europa.
La Notte Europea dei Ricercatori è un progetto promosso dalla Commissione Europea organizzata da Frascati Scienza
L'evento a cui ho partecipato ha avuto sede a Milano nel Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci
Premetto che non ho avuto modo di interagire con tutti i laboratori organizzati e con altrettanto rammarico non ho potuto parlare con i ricercatori di Biotecnologia, Fisica, Astrofisica, Chimica.
Personalmente avrei preferito che fosse la settimana dei ricercatori più che la notte.
Il tempo era veramente poco se si voleva realmente entrare in contatto con tutte le realtà offerte.
Al di la di questo, è stata una gioia poter visitare gratuitamente il museo e poter parlare con alcuni ricercatori.
Va fatto un applauso e un sentito ringraziamento agli organizzatori che hanno permesso tutto questo.
Nello specifico mi sono avvicinato ai ricercatori del CERN e dell' INFN.
Questo mi ha permesso di aprire una finestra direttamente sulle menti che sono alla ricerca delle risposte più importanti:
Che cos'è la materia?
Come ha avuto origine l'universo?
Come funziona la realtà?
Sono le domande che si potrebbe porre un bambino.
Ma questi bambini al contrario di altri non hanno smesso di sognare,
non hanno smesso di chiederselo, non hanno smesso di cercare una risposta.
Per questo si chiamano ricercatori, perché nella loro vita ciò che ha più importanza è comprendere, trovare risposte.
Un aspetto che mi ha colpito della materia è di come sia differenziata dal numero di protoni ed elettroni.
Queste differenze caratterizzano gli elementi.
La cosa che mi stupisce in assoluto è la conoscenza che abbiamo dell'elettrone.
Lo sappiamo trattare, gestire, misurare, manipolare, utilizzare.
Tutta la nostra tecnologia si basa principalmente sull'elettrone.
Attraverso l'elettrone abbiamo costruito il nostro mondo e il nostro modo di vedere la realtà.
Ma nonostante tutto al di la dell'immensa conoscenza accumulata, delle macchine costruite e delle scoperte effettuate, ci sono ancora elementi del puzzle che non tornano.
Ad esempio la materia oscura, l'energia oscura, la gravità, l'antimateria, il fotone.
Per esempio riguardo al fotone, grazie in origine ad Hertz e poi Einstein abbiamo scoperto il modo di utilizzarlo per produrre energia attraverso i pannelli fotovoltaici.
Ma è tutto qui?
Sono sicuro che sappiamo ancora troppo poco della luce, come a livello astronomico sappiamo ancora troppo poco del sole e di come utilizzare la sua energia.
Anche la forza di gravità ci è oscura..
Se ci pensate è palese..
Stiamo costruendo macchine intelligenti che si guidano automaticamente.
Ma la ruota non è ancora stata sostituita.
Abbiamo costruito basi spaziali, ma dobbiamo ancora generare delle esplosioni controllate all'interno dei razzi per poter vincere la forza di gravità del nostro pianeta.
Tutto questo perché non abbiamo ancora compreso le leggi che governano la gravità.
Non ho lauree o certificazioni a sostegno, ma sono sicuro che osservando la natura e i suoi fenomeni con occhi puliti e mente libera da preconcetti e convinzioni, ci permetteremo di ricevere quell'idea che sarà il principio per le scoperte future.
Sono le idee e le teorie rivoluzionarie che vanno a tracciare nuove direzioni verso una comprensione maggiore dell'energia che muove noi, il nostro mondo, la nostra realtà, la nostra dimensione.
Federico D'Ambrosio
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