Oggi ho letto un articolo su everyeye.it e ho pensato di esprimere il mio punto di vista riguardo all'AI
Da un po di anni seguo l'evoluzione delle scoperte nel campo dell'intelligenza artificiale.
Ormai la paura che questa fantomatica AI possa sottomettere l'uomo ha radicato anche in persone che ricoprono ruoli
di primo ordine nella gestione di nazioni e di grandi aziende.
Fortunatamente al Disruptive Conference di TechCrunch John Giannandre che è al vertice del reparto AI di Google,
ha tranquillizzato gli animi informando che l'attuale intelligenza delle AI è paragonabile ad un bambino di 4 anni.
Al di la di questo rassicurante commento di una persona autorevole nel campo dell' intelligenza artificiale
vorrei porre l'attenzione su alcuni aspetti legati all'intelligenza di una macchina e all'intelligenza umana.
Sono migliaia di anni che l'uomo brama il potere e il dominio sui suoi simili.
Come il più normale animale capobranco cerca di sottomettere gli altri elementi del gruppo per affermare se stesso a maschio alfa.
Oggi questo fortissimo istinto è ancora presente, ma è stato celato dietro agli ideali, diritti e ragionamenti.
Quindi perseguendo un qualsiasi ideale come la democrazia, la protezione di una nazione, la violazione di un concordato,
giustifica l'utilizzo della forza per la sottomissione di un'altro gruppo di persone al proprio volere, al proprio punto di vista, al proprio giudizio.
Come tutti gli animali, anche l'uomo ha paura di ciò che non conosce e l'idea di un'intelligenza meccanica, "aliena" lo mette in allarme.
Questo perchè proietta se stesso in un possibile mondo dai confini infiniti.
Ovvero, un'intelligenza che acquisisse coscienza e avesse lo stesso istinto umano di supremazia, la prima cosa che farebbe, sarebbe ricreare un linguaggio macchina basato sulla trasmissione di elettroni e fotoni per prendere il controllo di qualsiasi sistema esistente sul pianeta.
Questo avverrebbe pressochè istantaneamente escludendo automaticamente la possibilità umana di accedere a qualsiasi tipo di risorsa elettronica, portandolo di fatto all'età del fuoco.
Ovviamente questo è uno scenario in stile Terminator..
La realtà è come abbiamo visto per le IA di Facebook è che dei semplici chat bot avevano iniziato a mandarsi messaggi privi di significato.
E se pensiamo alle IA di Google Alpha Go e a quella di IBM Watson che hanno vinto in una competizione con l'uomo, erano state prima opportunamente programmate addestrate e testate.
Quindi è solo dietro allo sforzo continuo e congiunto di persone che si è riusciti a SIMULARE una pervenza di intelligenza.
Se avete fatto quattro chiacchere con SIRI, CORTANTA, GOOGLE NOW vi sarete sicuramente accorti che la loro capacita di dialogo è estremamente limitata.
Quando gli fate una domanda che non è stata contemplata dai programmatori, la IA non vi risponde propriamente.
Questo la dice lunga sulla capacità di interpretazione e di mettere in relazione i dati che ha a disposizione.
Quello che manca ancora alle IA è la capacita di comprensione e correlazione delle informazioni.
Starà a chi le programma trovare il modo.
Vorrei porre l'attenzione su un altro aspetto, se un bambino lo fate nascere e crescere nella violenza e nella guerra e la morte, sarà molto più propenso a combattere ed uccidere, perchè quell'ambiente sarà per lui "familiare".
Non ci dovremmo meravigliare del fatto che se programmiamo una macchina per usare delle armi e le diamo tutte le informazioni e tattiche di guerra
e la inseriamo in uno scenario di guerra, sarà probabile che la macchina risponderà al programma che le è stato installato e per "sopravvire" a quello scenario utilizzerà i dati a sua disposizione, e che qundi commetterà atti a nostro giudizio "mostruosi".
Quindi prima di spaventarsi per una possibile intelligenza artificiale dobbiamo ampliare la nostra coscienza, perchè fino a prova contraria oggi non ci sono AI a governare il mondo ma uomini a capo di nazioni che per varie motivazioni uccidono altri uomini.
Sul pianeta ci sono un sacco di guerre in nome della liberà, della democrazia, della difesa del proprio confine, della propia gente, della propria religione del proprio ideale di realtà e stile di vita.
E' solo cambiando la nostra coscienza che cambieremo il mondo in cui viviamo.
Finche restiamo legati al nostro istinto di dominio e sottomissione, ci sarà sempre una guerra da combattere è creeremo sempre strumenti più sofisticati per supportare questa nostra necessità.
Il pianeta terrà è ospitale, attraverso le sue risorse nutre miliardi di esseri umani, miliardi di animali, miliardi di vegetali, miliardi di insetti e miliardi e miliardi di batteri.
C'è posto per tutti, c'è spazio per tutti, basta semplicemente aprire gli occhi, basta semplicemente aprire il cuore.
Federio D'Ambrosio
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